poesia come sogno fatto all’ombra della ragione


sabato 5 giugno 2010

Ottava lezione 04/06/2010

Questa è stata l'ultima lezione non solo del corso di Informatica, anche dell'intero annno accademico 2009-2010. Si è parlato di intranet, ovvero quell'applicazione digitale che si usa in ufficio, azienda, comune e fornisce delle informazioni riservate agli addetti del settore. Ha un potenziale enorme, è una sorta di "cassetta degli attrezzi" per chi opera all'interno di un contesto pubblico o privato. Oggi purtroppo intranet è usata poco e non sfruttata pienamente, viene considerata un'agenda aperta dove prendere delle informazioni, in realtà la vera capacità di questo strumento è dare e ricevere in cambio informazioni.
Internet stessa è nata come intranet, con una filosofia chiusa e riservata. Si è poi deciso di abbandonare il mondo dell'intranet per sviluppare il mondo di internet al fine di mostrarsi come un mondo aperto, pubblico e di consenso.
Bisogna RIscoprire intranet: non basta creare questi ambienti paralleli riservati a una schiera di eletti.
C'è infatti un errore di base: intranet è un'attività demandata a informatici, è considerata uno strumento freddo. Solo in rari casi c'è una redazione web che si occupa però sia della parte esterna sia di quella interna, creando così confusione a causa dei diversi modi di comunicazione. In Italia non ci sono società che si occupano di generare contenuti interni e riservati, di andare oltre la bacheca degli annunci e far sentire tutti i dipendenti, collaboratori parte di un'azienda e della sua filosofia, creando condivisione. Si inizia così a correre sul filo di una dolce droga: miglior dipendente del mese, miglior consulente/venditore/punto vendita,... guardate Tutta la vita davanti di Virzì per capire cosa vuol dire questo spirito di condivisione, di premi, di punizioni che anima un ambiente lavorativo.
Solo con una buona intranet avremo anche una buona internet. Purtroppo intranet è poco visibile e quindi poco studiabile. In realtà non è così, perchè intranet ha un format replicabile e le due interfacce (intranet e internet) sono praticamente identiche, con le sole differenze di una finestra per accedere all'area riservata digitando username e password e il passaggio a un'estetica più riduttiva, essenziale e statica.
Cosa manca a intranet? Non sempre funziona da remoto, spesso si riesce ad accedervi solo sul luogo di lavoro, è spesso abbandonata sebbene sia un mondo dove vi lavorano migliaia e migliaia di persone tutti i giorni. La sostanziale differenza è che internet è rivolto al mercato globale, intranet è rivolto sì a un mercato globale ma diviso in settori specifici. A intranet manca l'emozione della diretta e quindi manca anche un lavoro di codificazione. I capi della comunicazione interna sono i responsabili di intranet, quindi si avranno delle informazioni burocratiche e di servizio. Non viene mai coinvolto l'ufficio di comunicazione, solo qualche volta per inserire dei contenuti.
Intranet può crescere e sfruttare pienamente le sue potenzialità solo quando il livello di comunicazione
passerà da sotto zero a +1. Attraverso una buona comunicazione si riescono a migliorare i flussi di lavoro, a controllare le attività in corso. Se i propri dipendenti navigheranno molto e spesso su intranet, invece che cercare informazioni su internet e sui social network, allora avremo un'ottima intranet.
Altri strumenti per incentivare il sentimento di appartenere a una comunità, a un mondo particolare, sono le tv e le radio gestite in house, ovvero servono a codificare un linguaggio interno. Sono tv societarie o aziendali che fanno comunicazione interna, vanno a mediare tra intranet e internet. Più le società sono grandi più c'è investimento in questo aspetto. Più è estesa una realtà tanto più sarà difficile raggiungere tutti, è necessario quindi creare un linguaggio in grado di arrivare a tutti in un preciso momento.
Il valore principale della comunicazione interna risiede nella gestione delle conoscenze per armonizzare le complesse attività di un'azienda. Si lavora per un obiettivo comune e se si trasmettono sentimenti positivi attraverso messaggi logici, precisi, lineari e corretti, allora diminuiranno i dubbi che si tratti di qualcosa di imposto. Una buona comunicazione interna è il vero cuore della futura comunicazione esterna.
Un altro problema è l'uso degli strumenti aziendali: questi vengono consegnati al dipendente con la
raccomandazione di non usarli per ragioni personali, ma solo nel contesto aziendale e lavorativo. Si tratta di un servizio in uscita, non si ricevono informazioni dall'azienda perchè mancano le figure di comunicatori interni con capacità di inviare messaggi efficaci.
Prendendo come spunto dal progetto dell'ospedale dei bambini, esposto da Sabrina Cornali, capiamo come deve essere una buona intranet. Bisogna recuperare e inserire una serie di informazioni che su internet non ci sono, mentre in termini informatici è indispensabile un buon motore di ricerca.
I codici della comunicazione sono i codici di linguaggio che cambiano spesso. Ne è un esempio la scrittura che con la tecnologia è forse il codice che ha subito più trasformazioni. Oggi si scrivono più mail, sono pochi quelli che si servono delle lettere per trasmettere un messaggio. Attenzione, però! La mail non è una lettera, è una tecnologia che permette di mandare una informazione e ricevere in cambio un feedback. E la differenza tra mail e messenger è che quest'ultimo ha un feedback immediato.
Molti si servono della tecnologia come strumento di lavoro, si utilizza un certo tipo di linguaggio e quindi un certo tipo di codice che crea condivisione, per questo motivo oggi tutti usano i social network. si tratta di codici in continuo mutamento, come l'i-pad. Purtroppo non tutti i paesi in cui è venduto (in primis l'Italia) hanno le strutture necessarie, come il wi fi. Spesso i desideri corrono più veloci delle stesse tecnologie delle quali non si può usufruire completamente per colpa della inadeguatezza infrastrutturale di una nazione.
Fondamentale è quindi l'analisi dei codici: studiare e capire determinati contesti, perchè i codici non solo mutano costantemente ma si replicano e diventano indispensabili per la comunicazione. Bisogna usare la tecnologia sapendo con quali codici si sta lavorando e facendo anche quale salto nel tempo, osservando le vecchie tecnologie, unendo ad esempio scrittura e immagine in un nuovo unico codice di linguaggio.

1 commento:

  1. Mmmm...perché certe cose che hai scritto non le ho negli appunti??? Devo essermi perso... :PPP

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