poesia come sogno fatto all’ombra della ragione


mercoledì 30 giugno 2010

"Il sostituto procuratore generale Nino Gatto aveva chiesto una condanna anche più alta di quella inflitta in primo grado, 11 anni. E aveva fatto un appello finale ai giudici: "E' il potere a essere giudicato (...) Voi potete contribuire alla costruzione di un gradino, salito il quale forse, e ripeto forse, si potranno percorrere altri scalini che potranno fare accertare le responsabilità che hanno insanguinato il nostro Paese. Oppure lo potete distruggere questo gradino".

http://www.repubblica.it/politica/2010/06/29/news/dell_utri_condannato_a_sette_anni_riconosciuti_i_suoi_rapporti_con_cosa_nostra-5252076/?ref=HREC1-3

Oasis - Wonderwall

domenica 27 giugno 2010

La beauté


Je suis belle, ô mortels! comme un rêve de pierre,
Et  mon sein, où chacun s'est meurtri tour à tour,
Est fait pour inspirer au poète un amour
Eternel et muet ainsi que la matière.
 
Je trône dans l'azur comme un sphinx incompris;
J'unis un coeur de neige à la blancheur des cygnes;
Je hais le mouvement qui déplace les lignes,
Et jamais je ne pleure et jamars je ne ris.

Les poètes, devant mes grandes attitudes,
Que j'ai l'air d'emprunter aux plus fiers monuments,
Consumeront leurs jours en d'autres études;
Car j'ai, pour fasciner ces dociles amants,
De purs miroirs qui font toutes choses plus belles:
Mes yeux, mes larges yeux aux clartés éternelles!

 Charles Baudelaire

venerdì 25 giugno 2010

Invito al viaggio - Franco Battiato

L'invitation au voyage

Mon enfant, ma soeur,
Songe à la douceur
D'aller là-bas vivre ensemble !
Aimer à loisir,
Aimer et mourir
Au pays qui te ressemble !
Les soleils mouillés
De ces ciels brouillés
Pour mon esprit ont les charmes
Si mystérieux
De tes traîtres yeux,
Brillant à travers leurs larmes.

Là, tout n'est qu'ordre et beauté,
Luxe, calme et volupté.

Des meubles luisants,
Polis par les ans,
Décoreraient notre chambre ;
Les plus rares fleurs
Mêlant leurs odeurs
Aux vagues senteurs de l'ambre,
Les riches plafonds,
Les miroirs profonds,
La splendeur orientale,
Tout y parlerait
À l'âme en secret
Sa douce langue natale.

Là, tout n'est qu'ordre et beauté,
Luxe, calme et volupté.

Vois sur ces canaux
Dormir ces vaisseaux
Dont l'humeur est vagabonde ;
C'est pour assouvir
Ton moindre désir
Qu'ils viennent du bout du monde.
- Les soleils couchants
Revêtent les champs,
Les canaux, la ville entière,
D'hyacinthe et d'or ;
Le monde s'endort
Dans une chaude lumière.

Là, tout n'est qu'ordre et beauté,
Luxe, calme et volupté.

lunedì 21 giugno 2010

105° anniversario della nascita di Jean-Paul Sartre

Quelques heures ou quelques années d'attente c'est tout pareil, 

quand on a perdu l'illusion d'être éternel.



Jean-Paul Sartre, Le Mur, 1939

sabato 19 giugno 2010

Penso che la società di oggi abbia bisogno di filosofia. Filosofia come spazio, luogo, metodo di riflessione, che può anche non avere un obiettivo concreto, come la scienza, che avanza per raggiungere nuovi obiettivi. Ci manca riflessione, abbiamo bisogno del lavoro di pensare, e mi sembra che, senza idee, non andiamo da nessuna parte.

Saramago

Salagadula Magicabula - Cenerentola

Magicabula...

Salacadula...Magicabula...Bibbidi bobbidi boo...

Forse la fatina un po' sbadata di Cenerentola si è fatta prendere la mano e ha esagerato un po'... A Torino i Nas hanno sequestrato 70 mila confezioni di mozzarelle prodotte in Germania per uno stabilimento italiano e destinate a tutto il Nord Italia.
La denuncia è partita dal filmato di una signora con il cellulare: all'apertura della confezione le mozzarelle assumevano una strana colorazione bluastra.
Sono in corso le verifiche per capire cosa abbia scatenato questo mutamento di pigmentazione e se sono presenti sostanze tossiche.
Non ci sono in ogni caso pericoli per i consumatori visto che tutte le mozzarelle anomale sono state tolte dal commercio.

http://torino.repubblica.it/cronaca/2010/06/19/news/mozzarelle_blu-4966828/?ref=HRER2-1
E' partita ieri la festa cittadina del PD di Ravenna nel piazzale del cinema City (via S. Bini 7) che si concluderà il 28 giugno.

Ci sono spazi gastronomici, intrattenimento, dibattiti, musica, spazi per i bambini.

Vi aspetto allo stand della friggitoria, gestito da noi giovani!!


venerdì 18 giugno 2010

Caso Alpi, ecco i rifiuti proibiti. Questo è il titolo dell'inchiesta dell'Espresso sul caso Alpi. Pare infatti che siano stati trovati in un porto in Somalia dei container contenenti i rifiuti. Forse questa è la prova ultima e definitiva sulla morte di Ilaria Alpi.
Vi rimando al link per l'articolo di approfondimento:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/caso-alpi-ecco-i-rifiuti-proibiti/2128981
Riporto un articolo apparso ieri sul sito dell'Unità sul provvedimento di equiparare i blog alle testate giornalistiche...leggete un po'...

Un obbrobrio è stato definito da più parti. Il ddl sulle intercettazioni, da pochi giorni passato al Senato con la trentesima fiducia, tutela i criminali e sopprime il diritto dei cittadini ad essere informati. Ma c’è di più. I suoi effetti  nefasti e liberticidi si estendono anche alla rete con la norma ormai definita “anti blog”. In cosa consiste? «Il comma 29 dell`articolo 1 - si legge nell'appello pubblicato su mobilitanti.it e sul sito del Pd - prevede che la disciplina in materia di obbligo di rettifica prevista nella vecchia legge sulla stampa del 1948 si applichi anche ai “siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica”. I blogger, all’entrata in vigore della nuova legge anti-intercettazioni, dovranno provvedere a dar corso ad ogni richiesta di rettifica ricevuta, entro 48 ore, a pena, in caso contrario, di vedersi irrogare una sanzione fino a 12.500 euro. Ma un blog non è un giornale, il blogger non è un redattore.

Si può rischiare una maximulta perché magari si è in vacanza o non si controlla la posta». Per questo Paolo Gentiloni e Giuseppe Civati, presidenti dei Forum Comunicazioni e Nuovi linguaggi, nuove culture del Pd, lanciano un appello: «Aboliamo la norma antiblog prevista dalla legge sulle intercettazioni». Ed assieme a Matteo Orfini, responsabile Informazione e Cultura della Segreteria PD, e tra i primi firmatari dell`appello, si rivolgono ai parlamentari del PDL: «Il PD presenterà un emendamento seccamente abrogativo della seconda parte della lettera a del comma 29. Ci chiediamo se l'emendamento sarà sostenuto anche dai parlamentari di PDL e Lega che fanno parte dell'intergruppo web 2.0 e che nei convegni si esprimono sempre a difesa della libertà d'espressione in rete. Ora devono dimostrare alla rete che le loro non sono solo parole, da abolire a un cenno di Berlusconi».

L'appello, che da oggi sarà diffuso in rete assieme ad un post it informatico e a un blog, sarà discusso venerdì a Roma nell'ambito di “PDigitale: Non stop banda larga”, l'evento organizzato dal Forum Comunicazioni di Paolo Gentiloni durante il quale saranno anche letti i primi messaggi raccolti, gli appelli e le testimonianze contro la legge bavaglio. Tra gli appuntamenti della giornata ci saranno al mattino quello su “Internet e libertà” con Alec Ross (Senior Advisor per l'innovazione di Hillary Clinton), “A che punto è l'ultrabanda?” con Luca Barbareschi, Franco Bassanini, Corrado Calabrò, Paolo Gentiloni, Stefano Pileri, Nicola Zingaretti, coordina: Stefano Quintarelli e nel pomeriggio “Società digitale e intelligenza collettiva” con Derrik De Kerchove (introduce Carlo Massarini) e alle 17.30 “Politica digitale. Il Pd si schiera”, con Giovanni Floris che intervisterà Pier Luigi Bersani.

http://www.unita.it/news/tecnologia/100122/no_al_superbavaglio_per_i_blog

giovedì 17 giugno 2010

tentativo 4..finalmente riuscito!

tentativo 3 (ovvero l'ambulanza)

tentativo 2

tentativo 1

Dopo un fantastico pomeriggio di studio...ecco i risultati!!

Si ringrazia la Stefania Corporation per la gentile concessione!
Meno male che qualcuno diceva che a Napoli non c'erano più rifiuti...

Si fa sentire il giorno di sciopero dell'azienda per la raccolta dei rifiuti a Napoli. Le strade sono ancora invase e turisti e cittadini sono costretti a muoversi tra cumuli di immondizia che emanano odore nauseabondo. 

La città intanto, dopo 24 ore in cui non sono state raccolte le 1.400 tonnellate di produzione media giornaliera di immondizia, è stata ripulita a macchia di leopardo questa notte, e  a terra rimangono circa 600 tonnellate da rimuovere, prevalentemente in zone periferiche dove, come nel quartiere Nord di Scampania, vengono segnalati anche topi e blatte, o dove, come nei Quartieri Spagnoli, i sacchetti in strda ostacolano la circolazione dei veicoli. Secondo Romano (assessore all'ambiente della regione Campania), però il sistema campano "reggerà almeno 24 mesi, il tempo che abbiamo a disposizione per arrivare a una gestione ordinaria. Ma i lavoratori devono comprendere che la criticità finanziaria di tutto il ciclo dei rifiuti si supera solo se ognuno ci mette un po' di buona volontà" .

http://napoli.repubblica.it/cronaca/2010/06/17/news/slalom_tra_i_rifiuti_nelle_strade_di_napoli-4921044/?ref=HREC1-3


 Les sons, mademoiselle, doivent être saisis au vol par les ailes 

pour qu'ils ne tombent pas dans les oreilles des sourds.


La leçon, Ionesco



- Siamo contenti. E che facciamo, ora che siamo contenti?

- Aspettiamo Godot.

- Già, è vero.
Dimenticavo il link a Repubblica
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/06/17/news/zaia_metro-4910395/?ref=HREC2-7

e un'immagine della terribile nuvola di pioggia di Gardaland!

Piove, governo ladro!

Leggete un po' l'assurda richiesta della Lega Nord a proposito del meteo!

La Lega vuole il meteo federalista.
È tempo di "federalismo meteorologico", contro le previsioni sbagliate di Roma. Non si tratta di una battuta. Ma di una richiesta molto seria.

Una richiesta ribadita ieri dal presidente del Veneto, Luca Zaia, in visita a Gardaland, nel Veronese, sotto un pioggia particolarmente fastidiosa, almeno per un parco divertimenti. "Chi fa le previsioni del tempo in televisione e mette il dito sul Veneto, pensi dieci volte prima di dire che piove - ha tuonato Zaia - I meteorologi che pensano non ci sia differenza tra Trieste, Chioggia, Verona e Trento, fanno dei danni incalcolabili al turismo. Milioni di visitatori possono essere scoraggiati da una indicazione meteo errata".

Marco Monai, responsabile meteo dell'Arpa veneta (che ha varato  due nuovi servizi, Meteospiagge e Garda Meteo), avverte che fare le previsioni, in tutto il Nord Italia, è cosa tra le più difficili al mondo.
"Ci sono aree d'Europa - spiega - in cui è particolarmente facile fare previsioni. Per esempio la costa occidentale della Francia. Dove basta misurare dal satellite l'entità di una perturbazione in arrivo dall'Oceano, e calcolare a che velocità viaggia, per prevedere con certezza a che ora pioverà. Ma la stessa cosa non si può assolutamente fare in Italia".

Luca Mercalli, climatologo, presidente della Società meteorologica italiana, avverte che quando si parla di previsioni si opera un calcolo di probabilità. Nessuno può affermare con certezza assoluta come sarà il tempo di domani: "Fino a tre giorni è possibile fare previsioni molto buone, con una affidabilità superiore all'85%. A sei giorni scendiamo a un'affidabilità del 60%. Oltre i sette giorni è come tirare una monetina".

"Non è possibile raccontare in 40 secondi come sarà il tempo in Italia - si difende Mario Giuliacci, di Epson Meteo, volto noto delle reti Mediaset -. Ma è sufficiente collegarsi con i siti più seri, come quelli delle Arpa o al nostro per accedere gratuitamente a previsioni precise, ottenute non solo con modelli matematici, ma con la supervisione di meteorologi laureati in Fisica".

"Chi pretende che le previsioni del tempo non dicano quando ci sarà brutto tempo può essere animato da comprensibili preoccupazioni turistiche - commenta Mercalli - Le previsioni, però, non si fanno solo per il barbecue della domenica. Ma per salvare vite umane in caso di maltempo. Ieri nel Sud Est della Francia ci sono state 19 vittime per un'alluvione. Se non sono state di più è stato grazie anche all'allarme meteo lanciato un giorno prima".

L'Orologio Degli Dei - Giovanni Allevi

Il pleuvait fort sur la grand-route
Ell' cheminait sans parapluie
J'en avais un, volé, sans doute
Le matin même à un ami
Courant alors à sa rescousse
Je lui propose un peu d'abri
En séchant l'eau de sa frimousse
D'un air très doux, ell' m'a dit " oui "

Un p'tit coin d'parapluie
Contre un coin d'paradis
Elle avait quelque chos' d'un ange
Un p'tit coin d'paradis
Contre un coin d'parapluie
Je n'perdais pas au chang', pardi

Chemin faisant, que ce fut tendre
D'ouïr à deux le chant joli
Que l'eau du ciel faisait entendre
Sur le toit de mon parapluie
J'aurais voulu, comme au déluge
Voir sans arrêt tomber la pluie
Pour la garder, sous mon refuge
Quarante jours, quarante nuits

Un p'tit coin d'parapluie
Contre un coin d'paradis
Elle avait quelque chos' d'un ange
Un p'tit coin d'paradis
Contre un coin d'parapluie
Je n'perdais pas au chang', pardi

Mais bêtement, même en orage
Les routes vont vers des pays
Bientôt le sien fit un barrage
A l'horizon de ma folie
Il a fallu qu'elle me quitte
Après m'avoir dit grand merci
Et je l'ai vue toute petite
Partir gaiement vers mon oubli

Un p'tit coin d'parapluie
Contre un coin d'paradis
Elle avait quelque chos' d'un ange
Un p'tit coin d'paradis
Contre un coin d'parapluie
Je n'perdais pas au chang', pardi

mercoledì 16 giugno 2010

La crisi editoriale e le sfide del web

Vi riporto qui degli estratti da un articolo di Martina Cecco pubblicato su Agoravox a proposito della crisi del giornalismo cartaceo e delle possibili soluzioni. http://www.agoravox.it/La-crisi-dell-editoria-e-le-sfide.html 

"Con una battuta anche non troppo falsante si apre l’intervento su "Il futuro dei media e la libertà di stampa" coordinato da Enrico Franceschini, giornalista di Repubblica, inserito nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento, tenutosi dal 3 al 6 giugno.

Quale è la battuta? "La libertà di stampa la possiede chi ha la stampa".

Alcuni dati che possono essere utili per cercare di interpretare il fenomeno attuale li declina Alexander Stille: il 30/35% del reddito in meno per chi lavora nel settore editoriale tradizionale, alcuni media storici che sono già entrati in crisi negli USA, parallelamente alla crisi economica, con un miliardo e mezzo di dollari investiti in meno in pubblicità .

Quello che accade negli USA, il paese che per primo ha sperimentato le nuove tecnologie applicate al mondo della informazione, non deve far pensare che sarà ripetuto tale e quale in Europa, perché aver vissuto per primi la rivoluzione dei mass media in America, dove internet è più diffuso, dove la fruizione del web è altissima, ha insegnato, se non come fare, come non fare per evitare la crisi.

Uno dei problemi che però sono evidenti nell’ambito del mondo dell’informazione, anche in Italia, è quello della carenza nelle redazioni di persone che si dedichino al settore del giornalismo investigativo, non solo per un problema finanziario, ma anche per un problema di tempistica: si realizzano certo servizi investigativi, ma serve più tempo, chi li fa impiega dei mesi per poi arrivare a un prodotto singolo, non molto di più, anche nell’arco di molti mesi.

Come fare allora per mantenere vivi il mondo editoriale e quello on line?
Il rapporto tra stampa e blog è quasi simbiontico, la domanda e la offerta di informazione/i è grandissima, ma spesso il blog è un modo per rendere gratuito il sistema e per mantenere una situazione di stallo sempre aperta con la stampa tradizionale.

Il blog non sempre è di contenuto, spesso è di commento.

Su questi concetti espressi da Stille, docente di giornalismo internazionale alla Columbia University, si apre una voragine, per noi italiani, in cui difficilmente si trovano delle contraddizioni: è pur vero che la attuale situazione porta nella direzione di dover pensare se quanto emerge dalla stampa è sempre il tutto, tutto quello che si deve sapere, tutto quello che serve; si parla spesso di censura e i fatti attuali comprovano e continuano a confermare che in qualche modo questo problema è forte, si percepisce, è un limite indiscutibile.

Tuttavia un grave inconveniente che ha colpito il mondo della stampa tradizionale è che essa ha perso credibilità: molti lettori sono spesso convinti che il mezzo non dica tutto quanto c’è da dire, per questo perdono fiducia, per questo scelgono di approfondire e di trovare certezze altrove, ecco come mai cercano di trovare in internet la risposta ideale, ma spesso altro non è che materiale di agenzie, le stesse della stampa tradizionale.

Il giornalismo è cambiato, non solo stampa, non solo professione, ma anche blog di commento, citizen journalism, che hanno l’obiettivo di mettere allo scoperto le realtà che chi detiene il potere vorrebbe nascondere."
 
Martina Cecco
La vera fonte dei diritti è il dovere.
Se adempiamo ai nostri doveri,
non dovremo andare lontano
a cercare i diritti.


Gandhi

Serenade/The Proposition

Ieri sera ho assistito a un interessante balletto del coreografo Bill T. Jones.
Ho detto interessante perchè non è il solito balletto, ma un mix sapientemente dosato di danza, immagini, video, parti recitate che raccontano di Abraham Lincoln senza l'uso di retorica patriottistica, ma solo come una "proposition" (come suggerisce appunto il titolo della seconda parte dello spettacolo), ovvero la proposta, quasi un'utopia, d'integrazione vera, la ferma volontà di credere in un futuro migliore...insomma, l'esempio perfetto della crossmedialità!

martedì 15 giugno 2010

Passo talmente tanto tempo a cercare le risposte al problema 
che alla fine mi dimentico qual era il problema.

lunedì 14 giugno 2010

Auguri, Francesco!




La somma cognizione è certa stima
che non si può saper nulla
e non si sa nulla,
e per conseguenza di conoscersi di
non posser esser altro che asino
e no esser altro che asino.

Giordano Bruno, Cabala del cavallo pegaseo

sabato 12 giugno 2010

Il mio addestramento all'arte del kung-fu era avvenuto dal maestro Pai Mei. 

Egli mi ha insegnato che saggezza è uguale ad umiltà,

che forza e coraggio sono da ricercare dentro se stessi,

mi ha insegnato ad abbattere l'arroganza, la presunzione, l'orgoglio.

venerdì 11 giugno 2010

Per problemi tecnici (computer funzionante a criceto della biblioteca) non sono riuscita a caricare la pagina di Repubblica, provvedo ora!
A proposito di scelte editoriali "coraggiose", guardate un po' la prima pagina di oggi della Repubblica: una semplice pagina bianca con un post-it giallo che dice "la legge bavaglio nega ai cittadini il diritto di essere informati".

giovedì 10 giugno 2010

Il nuovo sfondo di google!

Cari colleghi,
avete notato che da oggi è possibile cambiare il semplice sfondo bianco di Google??
Inserite il vostro account google e potrete scegliere una notevole quantità di sfondi! 
E' poossibile scegliere di caricare un'immagine dal vostro pc, le vostre foto personali, oltre che da una galleria pubblica e dagli sfondi consigliati da google.
Buon cambio look di google!

mercoledì 9 giugno 2010

Une pluie de larmes ne peut rien contre la sécheresse du cœur…

Pas plus que l’eau dans le vin pour en ranimer le bouquet.

Jacques Prévert

lunedì 7 giugno 2010

Mia madre diceva sempre che mia sorella Satsu era come il legno, radicata al terreno come un albero sakura. 
Ma a me diceva che ero come l'acqua, l'acqua si scava la strada attravverso la pietra, e quando è intrappolata, l'acqua si crea un nuovo varco.
Parlare è da stupidi,

tacere è da codardi,

ascoltare è da saggi.

sabato 5 giugno 2010

Le Tourbillon De La Vie

La vita era come una strana vacanza. 
Mai Jules e Jim avevano giocato una partita a domino così importante. 
Il tempo passava. 
La felicità si racconta male 
perché non ha parole, 
ma si consuma 
e nessuno se ne accorge.

Qualcosa su intranet

Ecco cosa ho trovato sul web riguardo intranet:
è una rete locale (LAN) o un insieme di reti locali che vengono utilizzate all'interno di un'azienda per migliorare la comunicazione e l'accesso all'informazione. Quando una parte è resa accessibile a utenti esterni all'organizzazione, allora di parla di extranet. Il termine intranet è stato creato nel lontano 1994 da Steven Telleen, per indicare un'internet interna, il cui scopo è condividere informazioni all'interno di un gruppo definito, rafforzare il controllo sulle attività svolte, facilitare lo scambio e la diffusione di informazioni utili, creare coesione tra i vari elementi che compongono la struttura. Intranet è fondamentale in tutti i tipi di enti perchè rendef partecipi tutti gli anelli della catena di montaggio attraverso una serie di applicazioni come i rapporti settimanali, gli annunci in bacheca, messenger, chat con moderatori, moduli, richieste per le ferie, rubriche,...

Molto interessante è utile è il blog di Giacomo Masonhttp://www.intranetmanagement.it/
Il sottotitolo è illuminante: "il blog dedicato al management delle intranet aziendali, con digressioni e incisi".
Il signor Mason è forse uno degli esempi che ieri il prof Alfonso ci ha fatto a proposito delle nuove figure professionali. Infatti il blogger è un perito informatico con laurea in filosofia! Dopo varie esperienza in cui ha sempre unito l'aspetto tecnico a quello culturale, ora si avvale di collaboratori e soci per aiutare e formare aziende e singoli sui temi di intranet, scrittura online, usabilità, comunicazione interna e web 2.0.
Nel blog, oltre ai post che guidano il lettore nel campo delle nuove tecnologie e dei loro molteplici usi, c'è anche la descrizione dei corsi attivati: come si fa a progettare  e gestire una intranet aziendale, come si scrive sul web, come si creano eccellenti presentazioni con le slide, a cosa serve il nuovo ruolo del comunicatore interno, in che modo si ottiene l'usabilità del web.
Davvero un blog utile e dal quale prendere esempio, dalla struttura ai contenuti, al nuovo tipo di figura professionale.

Perchè voi siete persone speciali!

Ottava lezione 04/06/2010

Questa è stata l'ultima lezione non solo del corso di Informatica, anche dell'intero annno accademico 2009-2010. Si è parlato di intranet, ovvero quell'applicazione digitale che si usa in ufficio, azienda, comune e fornisce delle informazioni riservate agli addetti del settore. Ha un potenziale enorme, è una sorta di "cassetta degli attrezzi" per chi opera all'interno di un contesto pubblico o privato. Oggi purtroppo intranet è usata poco e non sfruttata pienamente, viene considerata un'agenda aperta dove prendere delle informazioni, in realtà la vera capacità di questo strumento è dare e ricevere in cambio informazioni.
Internet stessa è nata come intranet, con una filosofia chiusa e riservata. Si è poi deciso di abbandonare il mondo dell'intranet per sviluppare il mondo di internet al fine di mostrarsi come un mondo aperto, pubblico e di consenso.
Bisogna RIscoprire intranet: non basta creare questi ambienti paralleli riservati a una schiera di eletti.
C'è infatti un errore di base: intranet è un'attività demandata a informatici, è considerata uno strumento freddo. Solo in rari casi c'è una redazione web che si occupa però sia della parte esterna sia di quella interna, creando così confusione a causa dei diversi modi di comunicazione. In Italia non ci sono società che si occupano di generare contenuti interni e riservati, di andare oltre la bacheca degli annunci e far sentire tutti i dipendenti, collaboratori parte di un'azienda e della sua filosofia, creando condivisione. Si inizia così a correre sul filo di una dolce droga: miglior dipendente del mese, miglior consulente/venditore/punto vendita,... guardate Tutta la vita davanti di Virzì per capire cosa vuol dire questo spirito di condivisione, di premi, di punizioni che anima un ambiente lavorativo.
Solo con una buona intranet avremo anche una buona internet. Purtroppo intranet è poco visibile e quindi poco studiabile. In realtà non è così, perchè intranet ha un format replicabile e le due interfacce (intranet e internet) sono praticamente identiche, con le sole differenze di una finestra per accedere all'area riservata digitando username e password e il passaggio a un'estetica più riduttiva, essenziale e statica.
Cosa manca a intranet? Non sempre funziona da remoto, spesso si riesce ad accedervi solo sul luogo di lavoro, è spesso abbandonata sebbene sia un mondo dove vi lavorano migliaia e migliaia di persone tutti i giorni. La sostanziale differenza è che internet è rivolto al mercato globale, intranet è rivolto sì a un mercato globale ma diviso in settori specifici. A intranet manca l'emozione della diretta e quindi manca anche un lavoro di codificazione. I capi della comunicazione interna sono i responsabili di intranet, quindi si avranno delle informazioni burocratiche e di servizio. Non viene mai coinvolto l'ufficio di comunicazione, solo qualche volta per inserire dei contenuti.
Intranet può crescere e sfruttare pienamente le sue potenzialità solo quando il livello di comunicazione
passerà da sotto zero a +1. Attraverso una buona comunicazione si riescono a migliorare i flussi di lavoro, a controllare le attività in corso. Se i propri dipendenti navigheranno molto e spesso su intranet, invece che cercare informazioni su internet e sui social network, allora avremo un'ottima intranet.
Altri strumenti per incentivare il sentimento di appartenere a una comunità, a un mondo particolare, sono le tv e le radio gestite in house, ovvero servono a codificare un linguaggio interno. Sono tv societarie o aziendali che fanno comunicazione interna, vanno a mediare tra intranet e internet. Più le società sono grandi più c'è investimento in questo aspetto. Più è estesa una realtà tanto più sarà difficile raggiungere tutti, è necessario quindi creare un linguaggio in grado di arrivare a tutti in un preciso momento.
Il valore principale della comunicazione interna risiede nella gestione delle conoscenze per armonizzare le complesse attività di un'azienda. Si lavora per un obiettivo comune e se si trasmettono sentimenti positivi attraverso messaggi logici, precisi, lineari e corretti, allora diminuiranno i dubbi che si tratti di qualcosa di imposto. Una buona comunicazione interna è il vero cuore della futura comunicazione esterna.
Un altro problema è l'uso degli strumenti aziendali: questi vengono consegnati al dipendente con la
raccomandazione di non usarli per ragioni personali, ma solo nel contesto aziendale e lavorativo. Si tratta di un servizio in uscita, non si ricevono informazioni dall'azienda perchè mancano le figure di comunicatori interni con capacità di inviare messaggi efficaci.
Prendendo come spunto dal progetto dell'ospedale dei bambini, esposto da Sabrina Cornali, capiamo come deve essere una buona intranet. Bisogna recuperare e inserire una serie di informazioni che su internet non ci sono, mentre in termini informatici è indispensabile un buon motore di ricerca.
I codici della comunicazione sono i codici di linguaggio che cambiano spesso. Ne è un esempio la scrittura che con la tecnologia è forse il codice che ha subito più trasformazioni. Oggi si scrivono più mail, sono pochi quelli che si servono delle lettere per trasmettere un messaggio. Attenzione, però! La mail non è una lettera, è una tecnologia che permette di mandare una informazione e ricevere in cambio un feedback. E la differenza tra mail e messenger è che quest'ultimo ha un feedback immediato.
Molti si servono della tecnologia come strumento di lavoro, si utilizza un certo tipo di linguaggio e quindi un certo tipo di codice che crea condivisione, per questo motivo oggi tutti usano i social network. si tratta di codici in continuo mutamento, come l'i-pad. Purtroppo non tutti i paesi in cui è venduto (in primis l'Italia) hanno le strutture necessarie, come il wi fi. Spesso i desideri corrono più veloci delle stesse tecnologie delle quali non si può usufruire completamente per colpa della inadeguatezza infrastrutturale di una nazione.
Fondamentale è quindi l'analisi dei codici: studiare e capire determinati contesti, perchè i codici non solo mutano costantemente ma si replicano e diventano indispensabili per la comunicazione. Bisogna usare la tecnologia sapendo con quali codici si sta lavorando e facendo anche quale salto nel tempo, osservando le vecchie tecnologie, unendo ad esempio scrittura e immagine in un nuovo unico codice di linguaggio.

giovedì 3 giugno 2010

Spleen

Je suis comme un roi dans un pays pluvieux,
Riche mais impuissant, jeune et pourtant très vieux,
Qui de ses précepteurs méprisant les courbettes,
S'ennuie avec ses chiens comme avec d'autres bêtes.
Rien ne peut l'égayer, ni gibier, ni faucon,
Ni son peuple mourant en face du balcon.
Du buffon favori la grotesque ballade
Ne distrait plus le front de ce cruel malade;
Son lit fleurdelisé se transforme en tombeau,
Et les dames d'atour, pour qui tout prince est beau,
Ne savent plus trouver d'impudique toilette
Pour tirer un souris de ce jeune squelette.
Le savant qui lui fait de l'or n'a jamais pu
De son être extirper l'élement corrompu,
Et dans ces bains de sang qui des Romains nous viennent,
Et dont sur leurs vieux jours les puissants se souviennent,
Il n'a su réchauffer ce cadavre hébété
Où coule au lieu de sang l'eau verte du Léthé.

Charles Baudelaire